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Servizio di Rita Pedditzi per "Inviato Speciale" Radio Rai 1 su sfruttamento e infortuni sul lavoro dei braccianti indiani nell'Agro Pontino

Donne e uomini, italiani e immigrati, piegate nei campi a coltivare ortaggi, frutta, fiori e prodotti lattiero-caseari. Siamo ancora in provincia di Latina, all'ombra del Circeo. Spesso gravemente sfruttati, vivono sull'orlo di continui incidenti che potrebbero comprometterne la salute e il futuro. Nel servizio di Rita Pedditzi si ascoltano le voci di una ragazza indiana che all'età di 16 anni ha lavorato per circa 6 mesi in un'importante azienda della provincia di Latina, a volte anche per 14 ore consecutive e con turni notturni, senza avere mai ricevuto un euro di retribuzione, e di sua madre, infortunata da mesi e da mesi immobilizzata a casa. Nel servizio si ascoltano anche le voci del Prefetto di Latina, Maurizio Falco, e dell'ex Procutatore Raffaele Guariniello.

Maria (nome di fantasia della giovane ragazza indiana) ha smesso di lavorare in azienda quando la madre ha subito all'interno della stessa un gravissimo incidente sul lavoro. Caduta da circa 5 metri di altezza, ha sbattuto la schiena e da mesi è riversa immobile nel suo letto di casa, a Sabaudia. Sono incidenti che senza l'ausilio di organizzazioni specializzate come Tempi Moderni e ProgettoDiritti resterebbero senza voce, cittadinanza e colpevoli. Proprio queste due associazioni hanno infatti preso in carico le due donne e con esse l'intero nucleo familiare, provvedendo alla loro tutela legale ed economica, cercando con loro verità e giustizia anche sul piano giudiziario. Può essere chiamato civile un Paese in cui ragazzi di 16 anni anziché studiare si ritrovano a lavorare anche per 14 ore in aziende in cui il diritto e la sicurezza del lavoro vengono sospese a tutela di interessi economici consolidati e milionari, e donne subiscono gravissimi incidenti senza avere per questo un immediato riscontro e intervento da parte dello Stato in forma tutelativa e giudiziaria? Secondo noi NO. Per questa ragione, in attesa delle indagini e di costituirci parte civile nel relativo processo, continuiamo ad indagare e denunciare ciò che in molti considerano lontano o impossibile e che invece continua ad essere quotidiano e interno al nostro vivere quotidiano.

Buon ascolto.