Dopo il convegno "Genova 2001 vent'anni dopo" ad Aprilia: video e istanze di giustizia e libertà

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01 ottobre 2021

"Genova 2001 vent'anni dopo". Questo il tema della serata dello scorso 24 settembre ad Aprilia presso il circolo Arci La Freccia organizzata in collaborazione con la Biblioteca Livio Maitan. Ha partecipato all'iniziativa, con la presenza di un banchetto, anche il circolo di Latina di Amnesty International, l’associazione che descrisse le giornate del G8 di Genova 2001 come la più grande violazione dei diritti umani in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Nonostante i ricordi della spaventosa repressione, da parte delle “forze dell’ordine”, di quello che allora veniva chiamato il “Movimento dei Movimenti”, che spesso monopolizza il ricordo di quelle giornate, la serata ha ricordato soprattutto i temi che portarono in piazza centinaia di migliaia di persone per rivendicare “un altro mondo possibile” e ha sottolineato quanto siano ancora attuali oggi.

Le istanze di quegli anni infatti non sono state soddisfatte o sono addirittura peggiorate. Basti pensare alla drammatica situazione di migranti e rifugiati (“Siamo tutti clandestini” era uno dei principali slogan del movimento) e alla lotta contro il razzismo; alla rivendicazione dei diritti e dell'autodeterminazione delle donne, ancora oggi evidentemente sotto attacco in tutto il mondo; alla tutela dell'ambiente contro la devastazione in nome del profitto; ai diritti umani e la contrarietà alle guerre (basti pensare alla Palestina in cui la situazione non è certo migliorata o all'Afghanistan che gli Usa occuparono militarmente proprio nel 2001); alla mercificazione di ogni aspetto della vita (acqua, servizi pubblici, sanità); allo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori in tutto il mondo e all’abissale differenza che passa tra pochi ricchi e tantissimi poveri; alla malnutrizione e alla morte per fame o per malattie curabili di milioni di persone, comprese/i milioni di bambine/i; ai meccanismi antidemocratici del potere; al dominio delle potenze occidentali sui vari Sud del mondo, attraverso guerre e dominazione economica.

La pandemia da Covid-19 e la sua scellerata gestione sono infine un’ulteriore dimostrazione, sotto gli occhi di tutti, dei disastri che genera il sistema sociale in cui viviamo, intento esclusivamente a salvaguardare la logica del profitto e a mettere in secondo piano l'interesse collettivo e la salute pubblica e ambientale.
Numerose le voci che si sono succedute al microfono dopo gli interventi di Checchino Antonini, giornalista che in quegli anni seguiva i movimenti sociali e cronista delle giornate di Genova per il quotidiano Liberazione, e Michele Azzerri, che per la Biblioteca ha curato il dossier online “20 anni da Genova 2001” (https://liviomaitan.wordpress.com/20-anni-da-genova-2001/), dedicato alla stagione dei movimenti sociali di inizio millennio, in cui ha raccolto innumerevoli articoli, immagini, video e testimonianze di ieri e di oggi.
Durante la serata è stato proiettato un filmato (https://www.youtube.com/watch?v=wa91KoP4XWI) con testimonianze e riflessioni collettive sulle giornate di Genova, sia per ricordare quegli avvenimenti sia per comprendere maggiormente e affrontare le dinamiche dei conflitti dell'oggi e del domani.
È stata esposta inoltre una mostra del periodo 1999-2001 con articoli e pagine di giornali che hanno ricordato la parabola dei movimenti sociali di quegli anni e con una parte più artistica che, attraverso dei disegni, ha raccontato in modo semplice e chiaro le giornate di Genova, facendo un parallelo tra le varie forme di sfruttamento di allora e quello di oggi (qui il video da cui sono stati tratti i disegni per la mostra https://www.youtube.com/watch?v=iXmSEzbBNGE).

Ha concluso la serata un’esibizione musicale delle canzoni irriverenti di Fabrizio de André cantate dal vivo da artisti locali (qui foto e materiali della serata https://liviomaitan.wordpress.com/2001-2021-genova-per-chi-non-cera-venti-anni-dopo-il-g8/).

Video proiettato: https://www.youtube.com/watch?v=wa91KoP4XWI

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