Diffondiamo la call per il Convegno nazionale della rete Emancipatory Social Science "Anatomie del potere nel quotidiano" che si terrà all'Università di Parma dal 17 al 20 gennaio 2024. La questione abitativa ricopre un’importanza fondamentale nelle odierne società. Al momento attuale, assistiamo a una ripresa del dibattito sulla sua centralità, anche a seguito del manifestarsi della pandemia da Covid-19 e del conseguente acuirsi delle disuguaglianze. Riteniamo si tratti di un tema imprescindibile per le scienze sociali che si interrogano e vogliono agire in chiave emancipatoria anche a fronte del farsi concreto del potere che, se solitamente viene tematizzato come concetto astratto, in quella che definiamo questione abitativa (Madden e Marcuse, 2020), assume molteplici forme, esperite quotidianamente dai soggetti in condizione di vulnerabilità. I processi legati al displacement, per esempio, hanno effetti su molteplici scale e piani (da quello affettivo e quotidiano a quello urbano), intaccando profondamente la vita quotidiana materiale e il senso del luogo (Rose, 2001). Questa più ampia accezione del displacement riesce a mostrare come i diversi sistemi di potere agiscano e a fotografare diverse condizioni prodotte: simboliche, culturali, materiali che minano la sicurezza ontologica dei soggetti (Giddens, 1991). Il dibattito, al di là dei confini del nostro paese, enfatizza la condizione di precarietà continuativa, che finisce con il caratterizzare interamente le esistenze degli individui. Si mettono a tema condizioni quali il “precarious housing” (Power, 2019; Díaz McConnell, 2017), “continuos displacement” (Preece, Garratt, & Flaherty, 2020), “evictability” (van Baar, 2016), “permanent displaceability” (Roy et al., 2022) che impattano significativamente sul senso di sé, sulla costruzione delle soggettività e modificano la percezione delle temporalità, a volte comprimendola, a volte mediante una sensazione di blocco in un eterno qui e ora. Queste definizioni hanno il pregio di enfatizzare la dimensione processuale dei fenomeni e di interrogare le categorie interpretative per allargarle, modificarle, capovolgerle. Alle nostre latitudini rileviamo una mancanza di parole adatte a nominare, ad analizzare queste processualità che si danno in relazioni di potere asimmetriche -spesso caratterizzate da grande discrezionalità - con lo stato, con le istituzioni ma anche a seconda delle linee di classe, genere e ‘razza’ (Hill Collins, 2006).
Nella presente sessione intendiamo, ad esempio, mappare come i processi di razzializzazione si intersecano ai processi di gentrificazione ed espongono le persone in cerca di soluzioni abitative sul mercato privato a una serie di problematiche aggiuntive; quali processi influenzano le percezioni di insicurezza delle donne o quali conseguenze sul piano dell’abitare ha la violenza maschile e di genere, privilegiando un approccio intersezionale.
Il dibattito italiano, troppo spesso, è concentrato su degli stati, su categorizzazioni, anziché sui processi e anche per questo a volte si rinchiude in iper-specialismi che non aiutano, per esempio, a individuare le connessioni tra il fatto di sperimentare la condizione di senza dimora per le donne, collegandola direttamente a situazioni di violenza economica, di violenza familiare e istituzionale.
Ci interessa, dunque, provare a sviluppare questo tipo di sguardo: una postura analitica che sappia focalizzarsi sulle dimensioni processuali, sul farsi concreto del potere nella quotidianità, nei corpi.
L’invito è rivolto a coloro che, in qualità di studiosi/e, attivisti/e, professionisti/e, operatori/trici sociali, artisti/e, abbiano indagato questi aspetti attraverso l’uso di strumenti metodologici creativi, quali mapping e video collaborativo, performance, l’utilizzo di strumenti visuali, walking ethnography ecc., che riescano a indagare l’aspetto emotivo, affettivo, simbolico e materiale in una dimensione processuale con i soggetti della ricerca. Il panel sarà costruito attraverso una restituzione di queste esperienze, ma è anche pensato per essere un’occasione per proporre in situ workshop che sperimentano queste o altre metodologie. Nel rispondere, chiediamo di specificare se si intende proporre un’attività pratica da sperimentare in presenza oppure una restituzione di un’esperienza di una ricerca e/o di pratiche collettive.
In allegato il testo completo della call con l'elenco dei panel, le indicazioni, e le scadenze utili.
26 ottobre 2023