A Gaza si fatica anche solo ad arrivare ad una tregua, rispettando gli accordi passati sul ceasefire: la contraerea israeliana continua ad attaccare target civili nella Striscia e i morti sul versante palestinese aumentano di giorno in giorno.
Un video di un corrispondente di Al Jazeera sul campo mostra le immagini atroci di civili bruciati vivi nelle loro tende in una cosiddetta «zona sicura» della Striscia.
I pazienti e lo staff del Kamal Adwan Hospital erano «inzuppati di sangue», racconta l’emittente panaraba dopo l’ultimo attacco multiplo da parte di un drone israeliano sulla struttura sanitaria sotto assedio.
Tuttavia vanno avanti i tentativi di mediazione: secondo una fonte interna ad Hamas, sarebbe ripartito in Turchia il negoziato tra il gruppo armato palestinese e i rappresentanti di Israele per il cessate-il-fuoco a Gaza.
A riferirlo è una fonte interna alla formazione terroristica palestinese, come riporta l’Associated Press.
La guerra ha ucciso finora oltre 44mila palestinesi e dura da 14 mesi.
Nei giorni scorsi c’è stata una «riattivazione» degli sforzi finalizzati a metter fine alle ostilità, a liberare gli ostaggi israeliani a Gaza e a scarcerare i prigionieri palestinesi detenuti da Israele, secondo Basem Naim, rappresentante politico di Hamas.
Finora, però, dice sempre la fonte, le proposte presentate ad Hamas non sarebbero state «solide» e soddisfacenti abbastanza.
Tratto da Popoli e Missione