In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Tempi Moderni ricorda, citando i dati della fondazione ISMU, che nel 2022 i paesi dell'UE hanno concesso permessi di protezione a 384.245 richiedenti asilo, con un aumento del 40% rispetto al 2021.
Contrariamente a diffusi e persistenti luoghi comuni, sostenuti per mezzo di retoriche giornalistiche assai poco qualificate ma evidentemente funzionali alla narrazione politica e governativa, la Germania è il paese UE che ha rilasciato il maggior numero di permessi di protezione, pari a 160mila, il 41% del totale; l’Italia è terza con 40mila esiti positivi (il 10% del totale UE), preceduta dalla Francia (50mila, 13%) e seguita dalla Spagna (36mila, 9%).
Il gruppo nazionale più numeroso che ha ottenuto una qualsiasi forma di protezione nell'UE nel 2022 è quello dei siriani seguiti da afghani, venezuelani e iracheni.
Sempre nel 2022, nel totale dei paesi UE la percentuale maggiore con status di rifugiato si riscontra invece tra i turchi (91%), seguiti da eritrei (80%), cittadini della Repubblica Democratica del Congo (75%), guineani (70%) e ivoriani (67%).
Prima di parlare di ceppo italico e di sostituzione etnica sarebbe utile informarsi e confrontarsi con dati, numeri, storie e norme vigenti.