Detto fatto. Dopo appena qualche giorno dalla notizia della richiesta dell’amministrazione giudiziaria avanzata dalla Procura di Milano nei confronti di Tod’s, il gruppo di calzature di lusso di proprietà di Diego e Andrea Della Valle, con l’accusa di aver agevolato un «pesante sfruttamento lavorativo» nella propria filiera produttiva (la richiesta della Procura, fatta per la prima volta lo scorso dicembre, è stata respinta nei mesi scorsi dal tribunale di Milano e dalla Corte d’appello, adesso dovrà occuparsene la Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio, a cui la Procura ha fatto ricorso, e che ha fissato un’udienza per il prossimo 19 novembre) la maggioranza con l’emendamento dei senatori di FdI, Amidei e Ancorotti, al Ddl 1484 consente che l’azienda committente nel settore della moda potrà farsi certificare la regolarità della filiera che attiva con le sue commesse, liberandosi così da ogni responsabilità rispetto al comportamento di appaltatori e subappaltatori. Per intenderci quelle aziende che lavoravano per Tod’s nei cui magazzini sono state riscontrate «condizioni di lavoro ottocentesche»: sarti in nero, costretti a lavorare con turni lunghissimi, festivi inclusi, per 2,75 euro l’ora, in assenza di ogni misura di sicurezza per aumentare la produttività. I lavoratori, a cui non venivano neanche fatte le visite mediche dovute, erano costretti a vivere in «para schiavitù» in «condizioni alloggiative degradanti» ma videosorvegliati.Un passo indietro voluto da una destra che non vuole tutelare la qualità del lavoro e le imprese che non scelgono la strada della concorrenza sleale.Si tratta di un fatto gravissimo che indebolisce oggettivamente la lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori che Comma2 Lavoro è Dignità denuncia con fermezza e che dimostra ancora una volta il vero volto di questa maggioranza.
17 ottobre 2025