Vili come sempre. Altro non solo coloro che hanno esploso alcuni colpi di pistola contro la porta finestra del primo piano di "Casa don Diana", a Casal di Principe, nel Casertano. Vili loro come i loro mandanti e le ragioni che li hanno ispirati. Destinati anche ad essere sconfitti da un popolo in cammino che non si lascerà intimidire da gesti di tale bassezza. Don Diana e oggi il relativo Comitato continuano ad essere punto di riferimento e dunque ad ispirare tutti coloro che hanno a cuore la giustizia e la legalità. "Casa don Diana" è un bene confiscato al clan dei Casalesi e intitolato al prete ucciso dalla camorra, sede del Comitato don Diana. E proprio don Diana ha insegnato a non tacere, a non fermare il cammino, per quanto difficile, per ottenere verità e giustizia su questa terra. Per questa ragione Tempi Moderni manifesta tutta la sua vicinanza ai ragazzi e alle ragazze del Comitato e sostiene qualunque iniziativa da loro immaginata volta a restituire un segnale di civiltà e giustizia ad un territorio che ne ha ancora urgentemente bisogno.
Solidarietà e impegno con il Comitato don Diana di Casal di Principe
PhD in sociologia, presidente della coop. In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata.
03 settembre 2021