Emilio Drudi

Giornalista, già responsabile delle edizioni regionali e vice capo redattore della cronaca di Roma de Il Messaggero, ha approfondito i problemi dell’immigrazione, occupandosi in particolare della tragedia dei profughi provenienti dal Sud del mondo, con una serie di servizi giornalistici e collaborando con l’agenzia Habeshia ed è tra i fondatori del Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos. Scrive per la rivista online Tempi Moderni e saltuariamente per altre testate. Sul problema dei rifugiati e dei migranti e le politiche migratorie italiana ed europea ha pubblicato Fuga per la Vita, Edizioni Simple (2018). Insieme a Marco Omizzolo ha scritto Ciò che mi spezza il cuore. Eritrea: dalla grande speranza alla grande delusione, un saggio pubblicato nella collettanea Migranti e Territori (Ediesse, 2015); e Etnografia della nuova diaspora eritrea: origini, sviluppo e lotta contro la dittatura, nella collettanea Migranti e Diritti (Edizioni Simple, gennaio 2017). Con la Giuntina di Firenze ha pubblicato due libri legati alla persecuzione antisemita e alla Shoah: nel 2012, Un Cammino lungo un anno, Gli ebrei salvati dal primo italiano Giusto tra le Nazioni; nel 2014, Non ha dato prova di serio ravvedimento. Gli ebrei perseguitati nella provincia del duce. E’ autore di studi e pubblicazioni di storia locale, soprattutto su Latina, l’Agro Pontino e le bonifiche effettuate negli anni trenta del 900.

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